Articoli Avventura Curiosità

ROOPKUND – Il mistero del lago di ossa

Stiamo parlando del lago Roopkund, situato sul versante indiano dell’Himalaya, a più di 5000 metri d’altezza. Questo lago è meglio conosciuto come “il lago degli scheletri”, infatti nelle settimane di disgelo al suo interno si possono vedere le ossa di centinaia di esseri umani.

Scoperta

La scoperta venne fatta nel 1942 quando una guardia forestale britannica trovò a 5029 metri sopra il livello del mare questo laghetto ghiacciato pieno di scheletri. Vennero fatte diverse ipotesi e quella  più plausibile fu che i morti potessero essere di origine giapponese, soldati che avessero tentato di esplorare regioni remote dell’India settentrionale.

Dopo numerosi esami però ci si rese conto che le ossa erano molto più antiche, e che non potessero appartenere a soldati giapponesi. Ciò che non ci si riusciva a spiegare é come potessero essere morte 200 persone  contemporaneamente!

Teorie

Le varie teorie inclusero un’epidemia, una violenta grandinata, una frana mentre le credenze popolari parlavano di una divinità sterminatrice.

La più recente ipotesi arriva da uno studio pubblicato su Nature Communications che ha analizzato il Dna di 38 individui trovati a Roopkund dividendoli in 3 gruppi distinti.
Il gruppo di ricerca internazionale, guidato da Éadaoin Harney di Harvard, ha effettivamente confermato che la maggior parte dei defunti siano morti circa mille anni fa, come sostenuto in precedenza ma sembra che non siano morti tutti nello stesso momento. Infatti sono state trovate delle ossa molto più recenti (probabilmente di inizio 1800) e il corredo genetico di alcune di esse é molto più simile a quello mediterraneo che a quello asiatico.

Testimonianze

“Abbiamo scoperto che gli scheletri di Roopkund appartengono a tre gruppi geneticamente distinti, che sono stati depositati durante molteplici eventi, separati nel tempo di circa 1.000 anni.

Questa scoperta confuta le teorie precedenti secondo cui gli scheletri del lago di Roopkund risalissero allo stesso singolo evento catastrofico.”

Ecco le parole del team di Harney.

Il gruppo di viaggiatori più antico identificato dai ricercatori contiene 23 uomini e donne di diversa origine sud-asiatica e neanche essi sarebbero morti contemporaneamente. Il secondo gruppo invece conteneva 14 uomini e donne del mediterraneo e ciò escluderebbe l’ipotesi per cui questa popolazione sarebbe morta durante una spedizione militare, visto che le donne non erano ammesse. Il terzo gruppo é costituito invece unicamente da un individuo, morto insieme al secondo gruppo.

La tempesta di grandine è ancora plausibile  per alcune delle vittime infatti sono state trovate delle crepe nei teschi e ferite sulle spalle, come se i colpi provenissero dal cielo. Data la posizione del lago, situato sul sentiero di Nanda Devi Raj Jat, é probabile che alcuni degli individui  si siano trovati lí a causa di un pellegrinaggio hindu. Lo studio conclude che quelli provenienti dal Mediterraneo, che non sembrano avere legami familiari tra loro, fossero probabilmente nati nel regno ottomano.

“Questi individui vivevano probabilmente in una zona continentale, devono aver viaggiato ed essere poi morti sull’Himalaya.”

“Se stessero partecipando a un pellegrinaggio o se fossero arrivati a Roopkund per altre ragioni, resta un mistero”

Nonostante le numerose ricerche la storia di questo lago rimane avvolta nel mistero e forse é proprio ciò che lo rende una meta ambita di ricercatori e turisti!

Foto di copertina : Atish Waghwase

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.I campi obbligatori sono contrassegnati *