Probabilmente ognuno di noi ha almeno una fobia ovvero la paura irrazionale e immotivata verso qualcosa, che esso sia una determinata categoria di animali, delle situazioni specifiche o degli ambienti particolari.
Il DSM-V, ovvero il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, inserisce le fobie all’interno dei disturbi d’ansia, e le suddivide in 5 categorie:
- fobie legate agli animali (ragni, cani, insetti);
- fobie legate all’ambiente naturale, come altezze, tuoni, oscurità;
- fobie legate a sangue, lesioni o problemi medici, ad esempio iniezioni, ossa rotte, cadute;
- fobie legate a situazioni specifiche, come volare, salire in ascensore, guidare;
- fobie legate ad altro, come la paura di soffocare, i rumori forti, l’annegamento
Oltre quindi alle fobie che tutti bene o male conosciamo come la claustrofobia per i luoghi chiusi, l’acrofobia per le altezze o l’aracnofobia per i ragni, ci sono alcune fobie rarissime e davvero molto particolari.
Ecco le 10 più interessanti da conoscere:
Fobofobia
Con il termine fobofobia si fa riferimento alla fobia della paura o anche fobia dell’avere una fobia. Solitamente è un disturbo che insorge in individui con altre problematiche relative all’ansia e agli attacchi di panico. Chi ne soffre evita luoghi e situazioni in cui teme di poter provare ansia o paura, anche per evitare il rischio di sviluppare altre fobie.
Omfalofobia
In questo caso a spaventare sono gli ombelichi, che sia il proprio o quello degli altri. Coloro che soffrono di questa fobia possono arrivare anche a nascondere il proprio ombelico con delle bende e spesso evitano luoghi e situazioni in cui il rischio di vedere un ombelico è alto, come la spiaggia o le docce di una palestra.
Deipnofobia
La deipnofobia è la la paura di mangiare con altre persone e, in particolare, di trovarsi a dover chiacchierare durante il pasto. La paura delle cene e delle chiacchiere al momento della cena sembra essere una fobia del tutto moderna, infatti in passato si veniva educati a seguire un insieme di regole comportamentali da tenere in pubblico ma anche e soprattutto a tavola. Quelle che per noi sembrerebbero solo delle formalità erano in realtà per molti individui una fonte di sicurezza che li porta oggi a farli sentire a disagio e inappropriati.
Koumpounofobia
La koumpounofobia è la paura dei bottoni. Chi ne soffre non può toccarli, quindi deve avere un guardaroba i cui capi siano sprovvisti di tale accessorio. Nel casi più gravi, la paura nasce anche solo guardando i bottoni, quindi solo incontrando gente che ne indossa.
Xantofobia
La parola deriva dal greco xantu, che significa giallo e infatti la xantofobia è la paura del colore giallo. Coloro che soffrono di questa fobia provano ansia nel vedere un oggetto di tale colore o semplicemente sentendone la parola. Solitamente la fobia nasce collegando il colore a un evento traumatico, ma sembra ci siano anche condizionamenti culturali: in alcune società il giallo è in relazione con la sfortuna o il lutto.
In realtà non solo il colore giallo può provocare ansia, infatti si inserisce all’interno di una categoria più grande ovvero la Cromatofobia: la paura dei colori.
Hexakosioihexekontahexafobia
Questa fobia dal nome impronunciabile è la paura del numero seicentosessantasei.
Questa paura sembra essere originata dal verso 13,18 dell’Apocalisse di Giovanni, che indica il numero 666 come il numero della Bestia, che è correlato a Satana o all’Anticristo.
La storia ci restituisce alcuni esempi anche illustri di persone colpite da tale fobia. Un caso famoso è costituito da Ronald Wilson Reagan, presidente degli Stati Uniti d’America dal 1981 al 1989, che quando si trasferì con la moglie nel quartiere di Bel Air a Los Angeles, cambiò il suo indirizzo da 666 St. Cloud Road a 668 St. Cloud Road. Per ironia della sorte, aveva tre nomi di sei lettere ciascuno!
Ablutofobia
L´ablutofobia è la paura di lavarsi. Può manifestarsi come paura di entrare in contatto con l’acqua ma anche con i prodotti di igiene personale come il sapone. E’ una delle fobie che possono avere, nei casi gravi e protratti nel tempo, le conseguenze più rilevanti a livello fisico, infatti ci sono persone che arrivano a evitare di lavarsi anche per anni. Solitamente l’avversione riguarda solo alcuni tipi di pulizia: per esempio si può temere la doccia ma non l’idea di lavare i capelli nel lavandino. Quasi sempre questa fobia è scatenata da eventi vissuti in modo traumatico.
Somnifobia
Si tratta della paura di addormentarsi: a differenza dell’insonnia, chi soffre di questa fobia è letteralmente terrorizzato all’idea di addormentarsi, perché convinto di non svegliarsi mai più o di morire mentre dorme oppure perché spaventato dalla perdita di controllo durante il sonno o dagli incubi che potrebbe fare.
Consecotaleofobia
La consecotaleofobia è la paura irrazionale delle bacchette. Qualcuno che sperimenta questo disturbo si trova estremamente in ansia quando si aggira intorno alle bacchette o quando semplicemente pensa a loro. Paradossalmente è una fobia diffusa soprattutto in Oriente.
Pentheraphobia
La Pentheraphobia è la fobia della propria suocera. No, non è uno scherzo ma una fobia che esiste realmente! Ovviamente non bisogna scambiarlo con quello che comunemente potrebbe essere una semplice antipatia o astio nei confronti della propria suocera, in questo caso si tratta di una paura eccessiva e persistente che sfocia in attacchi di ansia e panico.
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