Murray Becker – Il disastro dell’Hindenburg
31 marzo 1936
L’azienda tedesca Luftschiffbau Zeppelin GmbH inaugura il suo nuovo dirigibile, l’LZ 129 Hindenburg.
Si tratta del più grande dirigibile mai costruito dall’uomo, 245 m di lunghezza (24 in meno del Titanic) e 46 di diametro, spinto da quattro motori da 1200 CV che gli consentivano una velocità massima di 135 km/h. Poteva ospitare al suo interno 72 passeggeri più 61 membri dell’equipaggio.
Per un problema di contrasti politici tra i tedeschi e gli statunitensi, al posto dell’elio al suo interno venne utilizzato dell’idrogeno (gas altamente infiammabile), accrescendo paurosamente la pericolosità del mezzo.
6 maggio 1937 ore 19.25 – Lakehurst, New Jersey
Durante la manovra di attracco al pilone di ormeggio l’Hindenburg prende fuoco e viene completamente distrutto nel giro di 30 secondi. Miracolosamente delle 97 persone a bordo solo 35 morirono.
Questo incidente ebbe importanti ripercussioni sulla fiducia del pubblico nei confronti delle aeronavi, determinando l’immediato il capolinea per tutti gli Zeppeling e segnando la fine di un epoca per il trasporto passeggeri su quelle gigantesche navi volanti.
Malcolm Browne – Il monaco che brucia
1963 – Vietnam
Il monaco buddista Mahayana, Thich Quang Duc, in segno di protesta contro le riforme del Vietnam, si diede fuoco nella periferia di Saigon, diventando il simbolo della protesta suicida di tutto il mondo. Dopo di lui molti altri monaci seguirono il suo triste esempio.
Kevin Carter – Il bambino affamato e l’avvoltoio
1993 – Sudan
Un avvoltoio segue pazientemente questo bambino affamato attendendo il sopraggiungere della morte. Questo scatto vinse il premio Pulitzer, ma il fotografo, sconvolto dalla povertà che aveva documentato, si suicidò tre mesi dopo aver ottenuto il riconoscimento. Era il 27 luglio 1994 e aveva solo 33 anni..
Carter ebbe il merito di far conoscere gli effetti spietati della carestia in Africa.
Arthur Sasse – Einstein con la lingua di fuori
1951
Questa foto fu scattata ad Albert Einstein (Premio Nobel per la Fisica nel 1921) il giorno del suo settantaduesimo compleanno. Einstein sperando di festeggiare il suo compleanno in pace fu invece braccato dalla stampa.
Esasperato tirò fuori la lingua, rendendo questo scatto un classico della storia.
Steve McCurry – La ragazza Afgana dagli occhi verdi
Giugno 1984, Pakistan.
Il soggetto nella foto è Sharbat Gura, ragazza rifugiata di appena 12 anni i cui occhi verdi hanno fatto il giro del mondo grazie alla copertina della rivista “National Geographic”.
Recentemente la ragazza è stata ritrovata e ha potuto reincontrare il suo fotografo che nel frattempo è diventato famoso.
Jeff Widener – Tank Man
1989, Cina
Scattata durante una manifestazione a favore di una maggiore libertà, questa foto è il simbolo della ribellione di uno studente contro la repressione cinese dell’esercito.
Eddie Adams – L’esecuzione di Saigon
Guerra del Vietnam
Il fotografo Eddie Adams si trova a seguire un esercito del paese per alcuni giorni. Convinto di partecipare a un semplice interrogatorio il fotografo si trovò ad assistere all’esecuzione di un prigioniero comunista.
Solo dopo aver ricevuto il premio Pulitzer il fotografo pronuncerà la celebre frase:
“Il colonnello ha ucciso il prigioniero, ma io ho ucciso il colonnello con la mia macchina fotografica”.
Richard Drew – L’uomo che cade
11 settembre 2001
Molti di noi si ricorderanno cosa stavano facendo nel momento in cui i due aerei si sono schiantati sulle due torri del World Trade Center. Quel giorno diverse persone si sono gettate nel vuoto per evitare di soffocare tra i fumi tossici dei piani vicini all’impatto con l’aereo.
Nel complesso negli attentati alle Torri Gemelle hanno perso la vita 2.753 persone, di cui ancora il 40% non è mai stato identificato.
Nilüfer Demir – La morte di Aylan
Settembre 2015
Un piccolo rifugiato viene trovato morto su una spiaggia turca. Questo tristissimo scatto diventa simbolo dell’odissea dei migranti siriani che desiderano andare in Europa, riuscendo per un istante a risvegliare qualcosa nel cuore di tutti.
Nick Ut – La bambina bruciata dal napalm
Guerra del vietnam
Questa foto non ha bisogno di essere commentata, descrive la tragedia della guerra che allora come oggi in molti si rifiutano di comprendere.
Odio, razzismo, senso di superiorità… Tutti argomenti che mai come oggi sono attuali e prontamente ignorati a favore del proprio benessere personale, del proprio egoismo e della propria ignoranza, perché accusare gli altri è più semplice di accusare noi stessi.