Secondo recenti rapporti dell’UNICEF e dell’OMS sono oltre 2 miliardi le persone che non hanno accesso all’acqua potabile, senza considerare il numero di coloro che utilizzano acqua non controllata oppure contaminata.
L’impianto che sta cambiando la sorte del piccolo villaggio di Kiunga, in Kenia, si chiama Solar Water Farm.
Esso grazie all’energia solare é in grado di depurare 50mila litri d’acqua al giorno (fabbisogno di 35mila persone) senza inquinare l’ambiente.
La realtà di Kiunga é complessa; il territorio é particolarmente arido e prima della costruzione dell’impianto gli abitanti del villaggio erano costretti a fare utilizzo di acque saline non trattate, recuperate da un pozzo a un’ora di cammino dal centro abitato.
L’impianto é stato una vera e propria rivoluzione, basti considerare che i normali impianti di desalinizzazione sarebbero stati troppo costosi ed impossibili da costruire in zone in cui non esistono allacci alla rete elettrica. Secondo quanto stabilito dalla ONG, la qualità dell’acqua prodotta dal solar Water Farm è anche migliore di quella di un impianto tradizionale.
“Voglio fornire acqua a un miliardo di persone nei paesi in via di sviluppo. Ogni 90 secondi, un bambino muore per malattie trasmesse dall’acqua. È davvero un grosso problema”.
Ecco le parole di Hayes Barnard, presidente del GivePower che ha progettato appunto il Solar Water Farm.
Visto il successo di questo nuovo impianto, GivePower attualmente sta raccogliendo fondi per poterne costruire altri in zone interessate da periodi prolungati di siccità così da garantire acqua potabile a sempre più persone.
Ricordiamoci che non è mai troppo tardi per fare qualcosa!
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